Depressione
A tutti dovrebbe essere data una seconda possibilità. Di ripartire, di provarci ancora. La depressione è la negazione di questa libertà fondamentale. Non riesci a convincerti di essere degno di ricominciare. Ti vedi lì, accasciato, senza alcuna forza interiore che ti consenta di trovare un motivo per cogliere la seconda possibilità. Tutto ciò che è amore diventa oppressione, ciò che è dolore diventa consolazione. Stai bene con il dolore e hai paura dell’amore. Costantemente sulla soglia della possibilità che intravedi e la totale mancanza di energia per coglierla. E la consapevolezza di questa tua condizione. Una lucidità terrificante che ti inchioda. Combatti una battaglia infinita con i tuoi pensieri che diventa routine. Continui a perdere ogni volta e non sei disposto ad accettare nessun esercito di nessuna salvezza. Ti fa paura non tanto la vita quanto la sua durata, l’idea che potrebbe durare così per troppo tempo. Sei assuefatto. Non esiste altro che questo guscio ammaccato. Questo continuo vederti dall’esterno, giudicarti per mezzo dell’interpretazione che dai del giudizio degli altri, questo sentire che questa tua condizione crea disagio e malessere nelle persone che sai che ti vogliono bene contribuendo alla tua colpevolizzazione e all’aumento del tuo malessere. Questo circolo vizioso, questo gatto che si morde la coda, questo veleno dell’anima.

